Nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, la Regione Toscana destina risorse pari a
49,2 milioni di euro, equivalenti al 6,2% della dotazione finanziaria del POR CreO FESR, all'Asse 6 Urbano.
Lo sviluppo urbano sostenibile, da perseguire attraverso un approccio integrato e multisettoriale, costituisce un obiettivo strategico delle politiche di coesione per il periodo 2014-2020. L’articolo 7 del Reg. UE n. 1301/2013 stabilisce infatti che
“il FESR sostiene […] lo sviluppo urbano sostenibile per mezzo di strategie che prevedono
azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane”.
Le priorità dell'Asse Urbano, che attengono alla dimensione sociale e a quella dell'ambiente urbano, vengono perseguite tramite strategie di sviluppo urbano sostenibile che si attuano, nell'ambito del Programma Operativo Regionale, attraverso i
Progetti di innovazione urbana (PIU). I PIU saranno volti a
favorire l’inclusione sociale e la riduzione del disagio socio-economico, tramite la valorizzazione della struttura insediativa regionale, promuovendo, in coerenza con la legge regionale n.65/2014 per il governo del territorio, uno sviluppo urbano equilibrato da attuare attraverso interventi integrati.
Si intende, quindi, attivare interventi integrati finalizzati al recupero o all'eventuale realizzazione di edifici per
servizi socio-assistenziali, per
attività di carattere educativo, di
animazione sociale, di
sostegno alla nuova imprenditorialità, di
fruizione del patrimonio culturale.
Sono inoltre promossi interventi di contesto a favore del miglioramento dell’efficienza energetica e di un utilizzo maggiore del trasporto pubblico e di sistemi di mobilità alternativa.
I PIU, oltre all'integrazione e alla funzionalità delle operazioni che li costituiranno, trovano fondamento nei seguenti elementi: il
carattere negoziale nel rapporto tra Regione e Comuni nella loro selezione e definizione, la
concentrazione spaziale degli interventi, la
qualità della proposta progettuale.
In linea con i principi comunitari di concentrazione territoriale, il POR adotta specifici criteri per l'
individuazione delle aree di intervento: sulla base di un'analisi e classificazione territoriale condotta da Irpet, sono state selezionate le
Aree Funzionali Urbane (FUA) caratterizzate da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale superiori alla media regionale e gli ambiti territoriali eligibili su cui concentrare prioritariamente gli interventi finanziabili.
Tali ambiti comprendono
42 Comuni ricadenti nelle 14 FUA individuate di Montecatini Terme, Poggibonsi, Massa, Santa Croce sull’Arno, Prato, Carrara, Livorno, Piombino, Cecina, Pontedera, Lucca, Pistoia, Pisa, Empoli (DGR 57/2015). Sono esclusi i Comuni che all'interno delle FUA registrano una popolazione inferiore a 10.000 abitanti, i Comuni periferici e ultraperiferici interessati dalla SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) ed i Comuni interessati dagli interventi del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 20 Asse Leader.
In un'ottica di concentrazione, saranno finanziati un
numero massimo di 8 Progetti di innovazione urbana, su cui sarà possibile attivare più linee di azione.
Qui di seguito è disponibile l'elenco dei principali atti di riferimento.