Con la legge n.179/2017 è stata introdotta in Italia la disciplina il whistleblowing a tutela dei dipendenti dell'azienda, dei lavoratori, collaboratori e delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione pubblica. Oltre alle protezioni per i soggetti segnalanti la legge ha introdotto una serie di obblighi per le Pubbliche Amministrazioni, tra cui quello di adottare una specifica procedura volta a incentivare le segnalazioni e a tutelare, proprio in ragione della sua funzione sociale, il whistleblower, prevedendo altresì l’utilizzo di modalità informatiche ed il ricorso a strumenti di crittografia al fine di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto delle segnalazioni.

L’istituto del whistleblowing è stato oggetto di riforma con il D.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 che ha attuato la direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Tramite il predetto Decreto è stata rafforzata la tutela giuridica di segnalanti, ampliato l’ambito soggettivo nonché oggettivo delle segnalazioni, prevista l’istituzione da parte degli enti di specifici canali interni di segnalazione, oltre ai casi di ricorribilità al canale esterno (ANAC), alla divulgazione pubblica ed alla denuncia all’Autorità giudiziaria e contabile.

In conformità alle disposizioni del D.lgs. 24/2023 Sviluppo Toscana S.p.A., nella persona del RPCT, ha attivato una piattaforma informatica per il canale interno di segnalazioni  whistleblowing avente le seguenti caratteristiche:

• la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione e la Corruzione (RPC) e gestita garantendo la confidenzialità del segnalante;
• la piattaforma permette il dialogo, anche in forma anonima, tra il segnalante e l'RPC per richieste, chiarimenti o approfondimenti, senza quindi la necessità di fornire dati di contatto personali;
• la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall'interno dell'Ente che dall'esterno. La tutela dell'anonimato è garantita in ogni circostanza.

Ad ulteriore tutela della garanzia dell'anonimato e del segnalatore la piattaforma è gestita da un organismo terzo e più specificatamente da Trasparency International Italia e Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali, che hanno firmato un apposito memorandum di intesa con l'ANAC.

La piattaforma, basata sul software GlobaLeaks, permette al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione di ricevere le segnalazioni di illeciti secondo le modalità indicate nella Procedura Whistleblowing adottata dalla Società in conformità al D.lgs. 24/2023,  anche in modo anonimo come da previsioni della DIRETTIVA (UE) 2019/1937.

La piattaforma è disponibile con un questionario appositamente studiato da Transparency International Italia per il contrasto alle attività corruttive e conforme alla normativa.

Accedi alla piattaforma di Whistleblowing

E' altresì possibile  l'invio di segnalazioni tramite i canali interni con seguenti modalità:

• a) tramite posta elettronica ordinaria dell’RPCT all’indirizzo mail lgiacobello [at] sviluppo.toscana.it;
• b) tramite posta ordinaria (ovvero con raccomandata con ricevuta di ritorno), che rechi all’esterno la   dicitura “riservata/personale”, indirizzata all’RPCT c/o la sede di Sviluppo Toscana S.p.A in Viale Giacomo Matteotti n. 60; CAP 50132 Firenze (FI);
• c) in forma orale, mediante dichiarazione rilasciata all’RPCT e da questi riportata a verbale, ovvero messaggio vocale disponibile sulla piattaforma.